PRESENTAZIONE:LICEO STATALE "G.GUACCI"

L’Istituto – breve riepilogo

Una storia dell’Istituto Magistrale “G. Guacci” di Benevento, oggi che non esiste più l’omonimo corso di studi che esso offriva, non è un’iniziativa che deve per forza avere il  sapore della nostalgia (per alcuni) o della soddisfazione (per altri), ma vuole significare piuttosto un doveroso atto di rispetto per una Istituzione che, nel corso della sua lunga esistenza, ha ospitato e istruito decine di migliaia di allievi, avviandoli al difficile lavoro di magistero nelle Scuole Elementari, o nelle Scuole Medie, ma anche verso altre professioni.

Certo negli ultimi anni, con la tecnologia imperante e con la richiesta di più qualificate figure professionali anche per insegnare ai ragazzini, essi stessi molto diversi da quelli di un tempo, il quadriennale corso di studi magistrali, nonostante l’aggiunta poco decorosa dell’anno integrativo, non riscuoteva più le simpatie degli studenti e delle famiglie, ma nemmeno quelle degli operatori scolastici, come è testimoniato dal continuo e inesorabile calo di iscrizioni degli ultimi suoi anni di vita. E però sarebbe stato ingeneroso un atteggiamento di oblio e di indifferenza nei riguardi dell’ Istituto Magistrale che, per lunghi decenni, attraversando molteplici peripezie  e affrontando pericolose situazioni storiche e ambientali, ha svolto il proprio ruolo con continuità e competenza, grazie ad una foltissima schiera di Operatori che, a tutti i livelli, si sono sempre dedicati con passione al difficile lavoro a cui erano chiamati.

Essi, consapevoli di avere in loro cura ragazzi (o, per meglio dire, ragazze ) della Provincia o delle zone meno fortunate della città, per i quali la frequenza scolastica era occasione di uscita dai limitati ambienti di origine, operavano un delicato e utile lavoro di educazione alla vita sociale, prima che di preparazione culturale.

I Dirigenti che si sono succeduti alla guida dell’Istituto, in varia misura e secondo le proprie possibilità, sono stati sempre sinceramente innamorati della nostra Scuola, che diventava, senza retorica, la loro Scuola, in cui credevano e in cui riversavano ogni propria energia. Non era facile mezzo secolo, o un secolo fa, tenere le redini di una scuola che doveva farsi largo tra mille difficoltà, ambientali, economiche, logistiche, continuamente alla ricerca di una propria identità e di una propria collocazione nella pianificazione culturale  della società  di quegli anni, attraversati da eventi bellici, da profonde crisi politico-istituzionali, da incertezze economiche  e da carenze strutturali, specialmente nel nostro Meridione.

I Presidi,  la maggior parte, così come i Docenti,  hanno saputo legare il proprio nome a questa Scuola, dedicandosi con grande impegno e umanità al lavoro che erano chiamati a svolgere, supplendo con grande volontà alle carenze dell’Istituzione.

Non sarebbe giusto, poi, ignorare l’opera silenziosa ma preziosa dei collaboratori scolastici, (i famosi bidelli di un tempo) che facevano della scuola la loro seconda casa, prestando opera  efficace e preziosa  in tutti i campi e in tutte le ore, purché  la macchina funzionasse nel migliore dei modi, accontentandosi  spesso dei sentimenti di riconoscenza  di tutta la comunità  scolastica e delle famiglie degli studenti.

Proprio in virtù di queste  benemerenze, oggi che l’Istituto Magistrale è stato abolito, superato da altri tipi di corsi di studio,è sembrato doveroso tributargli un saluto formale, richiamando alla memoria di noi tutti i tempi andati, e tutti quelli che lo hanno fatto grande e  rispettato.

Questo racconto, frutto di un lungo lavoro di ricerca, non vuole essere né lacrimoso né elogiativo; vuole somigliare piuttosto ad una rimpatriata con persone e fatti del passato,  a volte noti, altre volte sconosciuti, dove, tra un sorriso e una riflessione, si possa rendere omaggio ad una importante Istituzione della nostra Città, e  comunque sempre in un clima di buonumore.

A cura del Prof. Luigi TELARO

 

Grazie, Istituto “Guacci”!