PORTOGALLO - MOBILITA' STAFF

·     PORTOGALLO

Tipo di attività: Job shadowing - Mobilità docenti 

Proff.sse Maria Antonietta VENDRA, Giuseppina IAVARONE, Ornella BARONE

Data mobilità: 5 – 12 marzo 2025

Hosting School: Agrupamento de escolas de ALBUFEIRA – PORTOGALLO

 

Durante il periodo dal 5 al 12 marzo 2025, tre docenti hanno avuto l’opportunità di partecipare a un’attività di job shadowing presso l’Agrupamento de Escolas de Albufeira, situata ad Albufeira, in Portogallo.

Il gruppo scolastico di Albufeira è composto da 5 scuole al cui sede centrale del gruppo è la scuola elementare e secondaria di Albufeira, dove si trovano anche i servizi gestionali e amministrativi. Nell’istituto vi sono tutti i livelli di istruzione non universitari, dalla scuola materna fino alla dodicesima classe. Le attività didattiche sono state svolte con i docenti dell’istruzione secondaria che è formata da corsi Scientifico-Umanistici, corsi Professionali e corsi Artistici. Questa esperienza è stata estremamente arricchente e ha permesso alle docenti di approfondire la conoscenza delle pratiche e delle dinamiche didattiche del sistema scolastico portoghese. Interessanti le attività svolte in compresenza con i docenti nelle classi che hanno permesso un’osservazione attenta delle attività scolastiche svolte con gli studenti, dell’organizzazione delle attività e della relazione tra docenti e studenti e tra studenti e le relative procedure operative.

ATTIVITÀ JOB-SHADOWING (5- 12 MARZO 2025 - ALBUFEIRA - PORTOGALLO)

Proff.sse Maria Antonietta VENDRA, Giuseppina IAVARONE, Ornella BARONE

Nell’ambito del progetto Erasmus + KA1 è stata effettuata un’attività di job shadowing cioè una attività di formazione di tipo informale che è stata  svolta presso l’Agrupamento de Escolas de Albufeira, una scuola con istruzione secondaria superiore formata da corsi Scientifico-Umanistici, corsi Professionali e corsi Artistici.

Molte sono state le attività svolte durante la settimana di job shadowing:

Visita all’Agrupamento de Escolas de Albufeira: organizzazione, spazi, e clima;

Scambi di esperienze con i colleghi portoghesi;

Osservazione delle loro strategie e metodologie di insegnamento;

Partecipazione ad attività, oltre che con i colleghi portoghesi, anche con i colleghi  francesi della “Reunion Island” e con i colleghi della Repubblica Ceca presenti in quei giorni nella stessa scuola, sempre nell’ambito del Progetto Erasmus+;

Visite culturali.

L'esperienza di Job Shadowing si è svolta a Albufeira ( città a sud del Portogallo sull’Oceano Atlantico) dal 5 al 12 marzo 2025 presso la Escola Secundària dell’Agrupamento de Escolas de Albufeira, un istituto secondario dove sono presenti percorsi professionali, tecnici e liceali.

Questa mobilità è stata effettuata da tre docenti, una docente di inglese, una di lingua madre spagnola e il primo collaboratore del DS docente specializzata in Bisogni ducativi Speciali del Liceo Statale “G. Guacci” di Benevento, rispettivamente Proff.sse Giuseppina IAVARONE, Ornella BARONE e Maria Antonietta VENDRA.

Il lavoro è consistito nel seguire i colleghi portoghesi durante la loro attività quotidiana, osservandone prassi e metodologie, ambienti, comportamenti, cercando di cogliere affinità e differenze per un confronto fatto di dialogo, e di scambio reciproco.

Diversi sono stati i colleghi portoghesi, coordinati da Maria MARRACHINHO, che sono stati affiancati durante le loro attività e con i quali si è condiviso il lavoro in classe con gli studenti.

Tutte le lezioni seguite hanno permesso di capire le modalità di insegnamento e, in particolare, l’importanza data alla centralità dell’alunno, l’insegnamento concepito come attività di progettazione e programmazione finalizzata alla promozione del pensiero critico, all’autonomia e alla responsabilità degli studenti insomma, una didattica attiva con al centro il discente che lavora con la guida del docente. Dunque modalità non molto diverse dal metodo di insegnamento italiano. Ciò che è differente, e ha fatto riflettere, è l’atmosfera estremamente rilassata e tranquilla con la quale gli studenti vivono il tempo scuola e con cui si opera in classe. La possibilità che hanno gli studenti di avere ogni ora dei momenti  di “libertà” con la possibilità di scegliere come trascorrere il loro tempo, stando tra di loro negli spazi della scuola o recandosi in biblioteca per la visione di un libro o andando in aula per studiare, muovendosi liberamente all’interno della scuola in autonomia senza nessuna vigilanza e con estremo ordine. Ineccepibile è stato il comportamento degli studenti che hanno partecipato alle lezioni con interesse e motivazione senza mai disturbare o annoiarsi. La presenza di altri docenti in aula non li ha affatto destabilizzati, ma anzi, hanno continuato a svolgere il loro lavoro. Questo modo di fare scuola ha rafforzato il concetto dell’importanza del setting di apprendimento che permette di creare spazi inclusivi, creativi e formativi.

In questa prospettiva si ritiene che il progetto Erasmus+ costituisca una eccellente occasione per confrontarsi e ricercare strategie condivise in un contesto europeo. L’esperienza vissuta ha fatto riflettere soprattutto sull’importanza dell’ambiente e degli spazi in cui tutti i protagonisti della scuola operano e si muovono in quanto l’ambiente in cui si sviluppa l’apprendimento sicuramente condiziona i risultati dell’apprendimento stesso. Infatti, in spazi più confortevoli, più ampi, più luminosi, più attrezzati il processo di apprendimento sarebbe certamente più fluido e più fruibile.

Interessante è stato anche l’incontro e il confronto con altri colleghi di altri paesi europei presenti nella stessa settimana e con i quali ci si è confrontati. In particolare, con i colleghi francesi e della Repubblica Ceca con i quali si è dialogato e con i quali si è aperta la possibilità di future collaborazioni.

L’esperienza vissuta nella settimana di job shadowing è stata dal punto di vista umano e professionale indimenticabile ed intensa,  un'opportunità di crescita professionale e personale, e ha dato una spinta motivazionale forte e un entusiasmo a sperimentare strategie didattiche e ad aprirsi a nuove esperienze, non perdendo mai di vista l’importanza della scuola che deve fornire alle nuove generazioni gli strumenti per conoscere profondamente se stessi e affrontare ciò che il futuro riserva loro con consapevolezza e con pensiero critico. Il confronto con due culture sicuramente diverse sotto alcuni aspetti e simili sotto altri aspetti ha arricchito il bagaglio culturale. In conclusione, lo job shadowing è stata un’esperienza di vita strepitosa, e la possibilità di conoscere persone meravigliose, straordinarie, disponibili alla condivisione e alla reciprocità ha aperto nuovi orizzonti, ampliato conoscenze didattiche, linguistiche, metodologiche e rafforzato nuovi rapporti.